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La regola del peak-end: come facciamo a lasciare un bel ricordo ai nostri clienti?

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La regola del peak-end: come facciamo a lasciare un bel ricordo ai nostri clienti?

 Ho letto un articolo molto interessante, (grazie a Francesco Agostinis, tra i massimi esperti italiani di Strategie Social e Advertising), che spiega come il nostro cervello immagazzina l’esperienza di un acquisto attribuendo a questo un ricordo positivo o negativo. Credo che il tuo interesse sia ottenere una user experience ottimale… allora andiamo a scoprire insieme come funziona la regola del peak-end.

 

Ci sono due fasi che decretano il successo o l’insuccesso dell’esperienza.

 

Quando entriamo in un negozio o facciamo una esperienza di qualsiasi altro tipo, il nostro cervello non può memorizzare e processare ogni singolo passaggio. La cosa sembra abbastanza ovvia, anche se qui ancora non troviamo la risposta alla domanda cruciale: cosa registra allora il nostro “sistema operativo”?

 

La regola del Peak-end ci insegna che le persone giudicano un’esperienza in base a come si sono sentite al suo apice e alla fine, sia che l’esperienza sia stata buona che cattiva.

 

Ecco allora che Ikea mette a metà del suo percorso il ristorante e alla fine un bar con prodotti a prezzi molto bassi (caffè, muffin etc). In questo modo se il conto alla cassa è stato più alto delle aspettative, il profumo di dolce (che già di per sé è efficace perché colpisce la parte più istintiva del cervello) farà chiudere l’esperienza in modo positivo.

 

Quali applicazioni in ambito social e web?

 

Per quanto riguarda le possibili applicazioni in ambito social, ti lascio alcune riflessioni:

 

       Nei tuoi contenuti cerca sempre un picco emotivo. Per fare questo devi conoscere bene il tuo cliente sapere quali sono quegli elementi che suscitano in lui/lei forti emozioni.

 

       Quando produci un contenuto video, fai attenzione all’impianto narrativo: crea interesse/curiosità nel prodotto, gioca con elementi dalla forte componente emotiva ed evocativa, chiudi lasciando un buon motivo per ricordarti (Uno sconto? Un benefit di altro tipo? Una call to action accattivante?).

 

       Confezionare contenuti social, soprattutto finalizzati alla vendita, è fondamentale ma non è la sola cosa da fare. Studiare bene l’esperienza utente nella pagina di atterraggio, creando continuità rispetto a quanto detto nel post o nell’inserzione aumenterà la probabilità di successo della tua azione. Se sei riuscito ad emozionare nella prima fase, nella landing fornisci tutte le info necessarie e lavora bene sui copy.

 

       E perché non considerare la regola del Peak-end quando inviamo una mail di conferma a seguito della conferma di acquisto? Tendiamo a sottovalutare la forza delle parole in questa fase, dove il cliente ha bisogno di essere rassicurato, ringraziato, stimolato a tornare a trovarci, incentivato a seguirci ed eventualmente ad acquistare altri prodotti.

 

Questi sono alcuni spunti che spero possano tornarti utili nel tuo lavoro. Se hai bisogno di un consiglio sai che ci sono! Puoi scrivermi una mail a info@andreacazzola.it

 

Qui trovi l’articolo completo

 

Ringrazio Francesco Agostinis per la segnalazione. Ti consiglio di seguire il suo profilo Linkedin.

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