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Dallo squat allo swat.

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Modello pratico per l’analisi SWOT.

Non è questa la sede per parare di esercizi per rafforzare gambe e glutei, quello che per gli appassionati di fitness è chiamato Squat, che tradotto letteralmente dall’inglese significa “posizione accovacciata”.  Parliamo sempre del concetto di forza, introducendo uno strumento molto importante che dovrebbe precedere ogni attività di marketing di un’azienda. Preparati quindi ad imparare un metodo in grado di fornirti le linee guida per approcciarti alla creazione o al miglioramento di un nuovo prodotto / servizio: l’analisi SWOT.

SWOT è una sigla inglese composta dalle iniziali di queste parole:

Strenghts > punti di forza
Weaknesses > punti di debolezza
Opportunities > opportunità
Threats > minacce

Ti propongo subito un esercizio per entrare nel cuore della questione:

Prendi un foglio e dividilo in 4 sezioni.  Il foglio corrisponde alla tua realtà aziendale oggi.
All’interno delle 4 caselle riporta i punti di forza della tua azienda, i punti di debolezza, le opportunità che potrebbero offrire vantaggio competitivo e le minacce che provengono dall’interno o dall’esterno della tua realtà.

Sembra facile vero? In verità non lo è perché ti costringe ad analizzare delle situazioni che vissute da dentro diventano scontate e “normale quotidianità”. Me ne accorgo ogni volta in cui entro in un’azienda: già dalla prima chiacchierata spesso colgo ciò che l’imprenditore e i dipendenti non sono più abituati a vedere. È il vantaggio di avere un occhio esterno alla situazione.
Per fare bene questo esercizio bisogna andare a fondo (come nello squat!) ed osservare la tua realtà con uno sguardo diverso, distaccato. Fatti aiutare dai tuoi dipendenti e dalle persone che ti gravitano attorno. Otterrai utili spunti e soprattutto contribuirai a creare coinvolgimento nel team.

Ti faccio un esempio di come condurre questa analisi. Prendilo con le pinze, è solo uno spunto per farti capire dove andrai a parare.

I punti di forza potrebbero essere i seguenti:

– Patrimonio storico: questa vale se l’azienda è attiva da molti anni e commercializza prodotti che possono acquisire valore attraverso la “storicità” vista come esperienza e conoscenza.
– Di contro possiamo essere in presenza di un’azienda che vende prodotti ad alto contenuto tecnologico. Qui la storia, anche se ci fosse, potrebbe non essere un punto da mettere in risalto (dico potrebbe perché poi bisogno analizzare nello specifico il caso). Piuttosto mettiamo al primo posto la ricerca, il team preparato, le persone come patrimonio in grado di dare valore umano alla tecnologia ecc…
– Se invece conduciamo l’analisi su un prodotto, ad esempio una macchina per fare la pasta fatta in casa, i punti di forza possono essere: la facilità di utilizzo, i materiali robusti con cui è realizzata, i pezzi di ricambio sempre disponibili e in tempi brevi, il servizio post vendita ecc…

Quali sono i tuoi punti di forza?
Prendi carta e penna, traccia una croce bella grande e segna nella prima casella in alto a sinistra i tuoi punti di forza.

Faccio ora un esempio di quali possono essere i punti di debolezza

– Lentezza nell’evasione degli ordini.
– Difficoltà nella gestione del servizio post-vendita e assistenza.
– Prezzo non in linea con le aspettative del cliente e con gli standard del mercato.

E tu in cosa ti senti debole o poco incline? Segnalo nella caselle in basso a sinistra.

Le opportunità possono essere individuate in vari ambiti:

– Possibilità di espansione grazie all’individuazione di nuovi mercati non ancora battuti.
– Fattori interni che possono migliorare i prodotto/servizio, come il potenziamento di un reparto per ottenere migliori performance nel prodotto offerto o nel sevizio pre e post-vendita ecc…

Quali opportunità intravedi nel tuo mercato?
Sforzati un attimo e scrivi quello che ti viene in mente nella prima casella di destra. Non avere paura se non ti viene niente o se quello che ti passa per la testa ti sembra non avere senso. Scrivi senza freni.

Infine vediamo le minacce…

– Concorrenza aggressiva dal punto di vista commerciale.
– Aumento del prezzo di alcune materie prime o materiali utilizzati che rendono più costose le lavorazioni.
– Ingresso di nuovi competitori (concorrenti) che possono sottrarci una quota di mercato.
– Perdita di una quota di mercato a causa di problemi socio-politici in alcune zone del mondo.

Vedi delle minacce all’orizzonte?
Riportale nel riquadro in basso a destra.

Ora ti chiederai “cosa faccio con queste informazioni?”

Complimenti, hai tracciato la mappa dei concetti che utilizzerai nella tua comunicazione: dai materiali grafici alla comunicazione sul punto vendita o negli eventi fieristici; dal sito web ai social.
Tu concentrati sull’analisi dei punti appena descritti, è già un ottimo inizio per fornire un quadro chiaro alle persone che si prenderanno cura della tua immagine. Questo ti permetterà di andare subito al sodo e di risparmiare tempo prezioso, oltre che denaro.
Ora nelle tue mani ci sono informazioni importanti, che non tutti hanno la capacità di procurarsi.
Siamo già pronti per fare un ulteriore passo in avanti: sarai in grado di rispondere ad una domanda chiave che tutti i grandi si pongono: “Qual è il concetto chiave che mi permetterà di distinguermi e quindi di essere ricordato dai miei clienti?”.
Nel prossimo articolo dal titolo “hot”, ti spiegherò come. Leggi subito “Il kamasutra del brand”.

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